#richiesta di legge 9

9. Una legge sul futuro. Provvedimenti per dare maggiore autonomia economica ai giovani e alle giovani. Regolamentare e monitorare, fino al divieto degli stage gratuiti, i contratti d'ingresso dei giovani e delle giovani troppo spesso occasione di sfruttamento.

Perché non si investe sui giovani? Perché non si riconosce il merito del lavoro svolto dai giovani? Ad esempio in Francia Martine Aubry, ha proposto di dare loro una “allocation d'autonomie”, 400 euro mensili in media a seconda del reddito dei genitori più APL (affitto), per rendere i giovani indipendenti ed aumentare la competitività di chi studia. Chiediamo ce si facciano politiche di questo tipo per affrancare i giovani dalla definizione di bamboccione.

 




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5 commenti:

  1. Vietare espressamente stage gratuiti. Inserire seriamente nelle scuole l'orientamento scolastico con test per gli studenti sui saperi minimi rispetto alle scelte universitarie.

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  2. Non sono d'accordo con la paghetta incondizionata.
    Ma quando facevo l'università ci era data l'opportunità di fare contratti di lavoro di 150 ore per lavori socialmente utili all'interno dell'università (tutoraggio ai più giovani, assistenza in biblioteca o agli sportelli, ecc.).
    Un metodo eccellente per avviare i giovani al lavoro con piccoli progetti
    concreti.
    Le PMI sono strozzate dai costi pazzeschi del lavoro e dai mille impedimenti burocratici. Questo ostacola l'assunzione dei giovani!! Allora, invece di paghette assicurate, aiutiamo con incentivi gli imprenditori a far lavorare i giovani, e, soprattutto, promuoviamo la formazione, non solo per i dipendenti!! Il guaio delle imprese italiane è che sono guidate da imprenditori spesso non adeguatamente preparati, che, nella loro ignoranza vivono i collaboratori come costi e non il migliore degli investimenti...Gli imprenditori vanno aiutati a crescere con corsi sull'innovazione, sul marketing, sulla strategia, e sulla vecchia "gestione delle risorse umane" che oggi va chiamata "valorizzazione dei collaboratori", fatta di team building, gioco di squadra, ecc.
    Patrizia Menchiari, lavoratrice autonoma

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  3. Io su questo punto, probabilmente sono in minoranza, sposerei la riforma del mercato del lavoro nella direzione indicata dai vari Ichino, Boeri, Garibaldi, Nerozzi e altri (proposte dell'opposizione presentate in questa legislatura che vanno in questa direzione giacciono nei cassetti parlamentari) che intendono adottare un unico modello di contratto di lavoro a tempo indeterminato a garanzie crescenti nel corso degli anni con una rete di sicurezza di reddito minimo in caso di perdita del posto di lavoro a carico in parte dell'impresa e in parte dello stato. Questo permetterebbe di superare l'attuale apartheid nei confronti dei giovani e, soprattutto, delle unendo a questo tutto ciò che non è retribuito e comporta una forma di prestazione professionale.
    Importante è non accettare forme oggi in voga in alcuni paesi (vedi UK) che prevedono prestiti per i giovani da restituire nel corso dell'età lavorativa: secondo me questo inserisce i giovani nella spirale del debito da cui poi, soprattutto in periodi di crisi, è difficile uscire. Invece dovremmo ricordare a tutti che prima una persona entra nel mercato del lavoro e prima inizia a contribuire alle casse dello stato attraverso la tassazione.

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  4. • La Vostra iniziativa è lodevole e io vi partecipo volentieri; propongo di inserire nelle 10 leggi l'abolizione dei contratti a progetto, IL VERO CANCRO DEL PRECARIATO IN ITALIA garra25

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  5. anch'io penso che si debba dare ai giovani, anche durante gli anni delle superiori,l'opportunità di trovare lavoretti da svolgere nel tempo libero regolarmente pagati(magari aggiungendo al costo orario solo una quota per l'ass. infortuni?) e non in nero per insegnare loro il rispetto delle leggi e dare loro un minimo di autonomia ma guadagnata. E se posso aggiungere farei una riforma della scuola.oggi ci si laurea anche rimanendo ignoranti..bisognerebbe impostare delle borse di studio per tutti,indipendentemente dal reddito dei genitori,calibrate su alti rendimenti scolastici,medie alte agli esami.Non sarebbe meglio che il mondo di domani fosse composto da una classe dirigente preparata e che ha faticato per esserlo piuttosto che da Gelmini varie...

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