#2eurox10leggi ancora una pagina a pagamento?

All'inizio fu una provocazione. Una provocazione per stigmatizzare un'anomalia tutta italiana. E un'anomalia che, ad oggi, si è ripetuta ben cinque volte. Così, l'ultima volta che un singolo si è comprato una pagina su un quotidiano per scrivere le sue lamentazioni, qualcuno ha commentato: «Propongo di comprare una pagina a pagamento per dire basta alle pagine a pagamento». Non fa una piega. E noi allora? Cosa stiamo facendo? Una prima risposta potrebbe essere: #2eurox10leggi sta provando a cambiare gli equilibri tra i fattori di un prodotto. Il prodotto, è vero, non cambia, ma invece di 1 per 100 mila, vogliamo arrivare a 100 mila per uno. “Uno“ sta per un obiettivo comune e concreto, “uno” sta per le 10 richieste di legge che le donne, ma anche molti uomini, ritengono ormai indifferibili. E questo perché fin dall'inizio abbiamo scelto di far prevalere il senso del noi rispetto all'esternazione individuale. Abbiamo preferito dare valore alla partecipazione comune e non al potere del denaro o delle lobby. Nessun bonifico immediato quindi, ma un faticoso, e per  alcuni lento, processo di crowdsourcing e crowdfunding. Con punti di vista diversi, twit, commenti, 2 euro alla volta (qualcuno anche un po' di più è vero), un post alla volta. Un cammino di cui credo si possa essere orgogliose e che, considerando i dati, ci ha già portato lontane. O forse più vicine, perché no. Più vicine alla condivisione di 10 temi importanti per il futuro di questo Paese. Più vicine alla costruzione di una buona prassi di politica tra donne (e non solo) fatta di fiducia e trasparenza. Più vicine a dimostrare che se è nella Rete che le donne hanno trovato una propria Agorà, è facendo Rete che potranno agire nella Realtà. Mi si perdoni la rima, ma non stiamo scherzando. Per ora, segnatevi la data del 17 dicembre. È tempo di cominciare.

1 commento:

  1. Trovo che sia un'iniziativa importante e necessaria, vi invito anche a scrivere una rislessione sulla Meritocrazia... Esiste? E per le donne? Condividete storie ed esperienze, proponete suggerimenti su questo nuovo spazio di citizen journalism

    http://www.vogue.it/magazine/myvogue-citizen-journalism/2011/11/la-meritocrazia-esiste

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